Saba Najafi è nata in Iran nel 1979, vive e lavora a Milano.
Si laurea in master di Pittura a Teheran all’università d’arte e in Italia all’accademia di belle arti di Brera ha compiuto un corso specialistico di arti visive.
Il lavoro di Saba è intriso di femminilità e all’inizio della sua ricerca artistica la donna è al centro della sua poetica: ne è un esempio manifesto il suo ciclo sulle dee realizzate dopo uno studio dell’arte preistorica e della mitologia persiana, soggetto che sarà approfondito anche nella sua tesi di Laurea in Pittura.
In questo periodo Saba sceglie linee morbide per interpretare la donna fluttuante nei gesti e nei movimenti con colori tenui. Scrive Tiziana Leopizi a proposito di queste opere in occasione di una mostra personale a Genova: il movimento sicuro della sua mano imprime la tela grezza dei colori del suo paese fatto di sabbie, di luce, di acque di un mare lontano ricco di storia…
Nel passo successivo le figure femminili spariscono e i lavori diventano superfici trasparenti di colore che si sovrappongono dove il mondo femminile si incontra con il resto dell’universo. Saba rappresenta i mondi usando la forma quadrata che nella scrittura antica simboleggiava la Terra. Sono mondi, quello maschile e quello femminile, il terreno e l’ultraterreno, il tangibile e l’etereo che si relazionano con le sfumature delle tonalità dei colori con superfici trasparenti di materiale leggero che si incontrano e si sovrappongono. E’ un gioco che talvolta è contrapposizione e lotta mentre l’argomento scivola verso concetti intimi.
Nel frattempo Saba sperimenta media e registra video.
Nel 2012 inizia a cambiare i suoi supporti cercando nella varietà dei tessuti quelli più adatti al concetto di trasparenza e lucidità.
“In the search of something” è il nome della serie di lavori che scelgono un linguaggio che Saba ama definire “ ambiguo”. Con questi racconta storie di rabbia e di volontà che descrivono le tensioni emotive legate alla scelta di lasciare il suo paese, la confidenza con la sua cultura e l’intima appartenenza per un posto nuovo. Usa la seta e i suoi riflessi per fissare alcuni frammenti del suo diario introspettivo, ma lascia spazio allo spettatore per proiettarci il suo io nascosto con l’utilizzo di due strati di tessuto su tela, ricamati con lana grezza e rivestita di seta graffiata e strappata.
La lana è ancora evocazione della cultura iraniana, un frammento di tappeto che Saba porta via con sé. Lo stesso filo il cui legame le riconferma un’appartenenza radicata, ma che passo dopo passo s’intreccia a nuovi fili e a nuovi racconti.
Date:
2014-05 CENTRO UGO FOSCOLO ,” CONTEMPORARY IN ART” ARTIST OF BRERA, CORSICO, MILAN.
2014-02 SPAZIO VOGH, MILAN.
2013-01 PARTECIPA NELLA MOSTRA DI TOTEM VISUAL ARTS : ” WARMI- WOMAN MULTICULTURAL MEDIATOR”, MILAN.
2011-06 MAIMERI FOUNDATION, “THE NEST”, MILAN.
2011-03 SPAZIO CONCEPT, MILAN.
2009 ARTOUR-O, FIRENZE ( MUST MUSEO TEMPORANEO FIRENZE), FLORENCE.
2009 ELLEQUADRO GALLERY, GENOA.
2005 FIRST EXHIBITION OF NATURE AND THE ORIENT, SABA GALLERY, TEHRAN.
2004 FATIMA GALLERY, TEHRAN.
2004 THIRD BIENNIAL OF CONTEMPORARY PAINTING OF THE ISLAMIC COUNTRIES, SABA GALLERY, TEHRAN.
2003 SIXTH BIENNIAL OF CONTEMPORARY PAINTING MUSEUM OF CONTEMPORARY ART, TEHRAN.
2003 FIRST FESTIVAL OF ART, ART UNIVERSITY, TEHRAN.
2003 BARG GALLERY ,Teachers and students of Honar University, TEHRAN.
2002 NIAVARAN GALLERY Teachers and students of Alzahra University, TEHRAN.
2001 TARRAHAN E AZAD GALLERY, “MONOPRINT”, TEHRAN.
2001 AFRAND GALLERY, TEHRAN.
2000 ESHRAGH GALLERY, TEHRAN.
1997 ANDISHE GALLERY, TEHRAN PUBLICATIONS.
2007 EDITOR DEL MANUALE PER IL LIBRO “VISUAL ART, ALIREZA RAZEGHI, ED. JANGAL,2007
2002 Assistant in ANALYST IN “THE COLOR IN THE POEMS OF HAFEZ”.: HAMID KAZEMI, KALIDAR, TEHRAN.
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